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Il carbone vegetale è ottimo per combattere meteorismo e disturbi intestinali. Vediamo quali sono le sue proprietà e come utilizzarlo.
Il carbone vegetale è un efficace rimedio naturale per il meteorismo, ovvero i gas nell’intestino. Detto anche carbone attivo, o carbone attivato, si ottiene dalla combustione del legno (di solito si usa quello di pioppo, betulla, salice o pino), che avviene ad alte temperature, ma senza fuoco. Per raffinarlo ed aumentare il suo potere di assorbimento, il carbone viene poi sottoposto ad una seconda combustione.
Nato come farmaco anti veleno, oggi sicuramente questo particolare prodotto si è diffuso molto di più, soprattutto a uso alimentare, e viene utilizzato soprattutto come additivo per impasti e soprattutto per realizzare pane, pasta, pizze e biscotti. Ma non solo! Siete curiosi di scoprirne di più? Allora seguiteci e andiamo insieme a leggere tutto quello che c’è da sapere sui carboni attivi vegetali!
A cosa serve il carbone vegetale
Il carbone attivo vegetale è utilizzato principalmente per sgonfiare la pancia, in quanto è in grado di assorbire i gas che si formano nell’intestino e che causano aerofagia, meteorismo e colite.
Questo, inoltre, assorbe anche i succhi gastrici in eccesso ed è quindi molto utile in caso di gastrite, acidità di stomaco e reflusso gastroesofageo. Infine, è consigliato in caso di diarrea, perché aiuta a compattare le feci ed è un ottimo antibatterico naturale.
Un altro vantaggio nell’assumerlo è che ostacola l’assorbimento delle sostanze tossiche e favorisce l’eliminazione dei metalli pesanti.
Le controindicazioni del carbone vegetale: fa male o no?
Il carbone attivo vegetale non ha particolari controindicazioni, tuttavia non deve essere assunto in presenza di blocchi intestinali e sospetta appendicite.
Inoltre, bisogna sempre assumerlo lontano dai farmaci, perché ne riduce l’assorbimento. Infine, è sconsigliato durante la gravidanza.
Il carbone vegetale è cancerogeno?
Secondo l’Efsa, l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, questo elemento è totalmente innocuo, e infatti nel 2012 è stato pubblicato un parere scientifico che nega ogni rapporto fra carbone attivo e cancro. Il benzopirene, presente in dosi infinitesimali, non avrebbe dunque effetti nocivi sulla nostra salute, e nemmeno verrebbe assorbito dal nostro organismo.
Non la pensa uguale però l’equivalente americano dell’agenzia europea, la Fda, che non hai mai autorizzato per scopi alimentari l’utilizzo dell’E 153 (nome in codice del carbone attivo).
Da precisare, infine, che sebbene in Europa sia permesso, questo non viene considerato un ingrediente, bensì un additivo.
Carbone attivo: come si usa
Il carbone vegetale in polvere o in compresse va assunto subito dopo i pasti, due o tre volte al giorno, in caso di difficoltà digestive. La dose consigliata è dai 50 ai 100 grammi al giorno. Per contrastare il gonfiore addominale, invece, bisogna assumerne dai 100 ai 200 grammi al giorno, lontano dai pasti.
La polvere può essere utilizzata anche per preparare un ottimo pane ai carboni attivi, il famoso pane nero, più digeribile del classico pane bianco.
Carbone vegetale: dove si compra in polvere, capsule o compresse
Questo prodotto è venduto in farmacia e in erboristeria, sotto forma di compresse o polvere. Il prezzo del carbone vegetale cambia a seconda del suo formato, e il costo si aggira intorno ai seguenti parametri:
• Carbone vegetale in polvere (100 g): da 3 a 6 euro.
• Carbone vegetale in compresse (dosi variabili): da 5 a 10 euro
• Carbone vegetale in capsule (dosi variabili): da 2,5 a 12 euro.
Inoltre è possibile acquistarlo anche online:
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